Oltre 220 visitatori alla scoperta dei sotterranei del Palazzo della Curia Vescovile e della Cattedrale di San Giuseppe a Vasto

Grande partecipazione alle visite guidate organizzate dalla Pro Loco

Alessio Di Florio
23/08/2025
Cultura
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Un viaggio nel tempo e nel cuore della città. È quanto ha proposto la Pro Loco “Città del Vasto”, presieduta da Mercurio Saraceni, quest’estate. Il ciclo di visite guidate “Memorie dal Sottosuolo – Sotterranea”, nato nell’ambito del progetto “Museo Diffuso – Fra Patrimonio e Identità”, ha portato oltre 220 visitatori alla scoperta dei suggestivi sotterranei del Palazzo della Curia Vescovile e della Cattedrale di San Giuseppe.

«Un risultato che premia l’impegno e la passione con cui la Pro Loco continua a valorizzare i luoghi più nascosti e affascinanti del patrimonio vastese, aprendo al pubblico ambienti normalmente non accessibili – sottolinea l’associazione vastese - grande entusiasmo è stato espresso dai visitatori, molti dei quali hanno sottolineato come queste visite abbiano rappresentato non solo un momento culturale, ma anche un’occasione di comunità, capace di rafforzare il legame con la storia e l’identità del territorio».

«Nel cuore della città, sotto i nostri passi, giace un mondo silenzioso – ha raccontato l’incanto dei tantissimi partecipanti alle visite guidate Andreana Colangelo della Pro Loco vastese - volte di pietra, corridoi nascosti, segreti che il tempo non ha cancellato».

Al termine del ciclo di visite nei sotterranei della città l’associazione ha inviato un enorme ringraziamento «a don Luca Corazzari e a don Nicola Fioriti per la disponibilità e la messa a disposizione dei luoghi per le visite, il successo di queste giornate ci incoraggia a proseguire, stiamo già pensando a nuove date, che presto saranno comunicate». Le visite in luoghi sotterranei di Vasto dal grande valore architettonico e storico verranno ripetute, riporta l’associazione, anche in futuro. Perché, come sottolineato da Andreana Colangelo, «Mentre alcune verità sono emerse, altre restano ancora nell’ombra, in attesa di chi saprà cercarle». 

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