«Riparate il mondo» fu l’ultimo invito di Alexander Langer poco prima del commiato terreno, di cui quest’anno ricorre il trentesimo anniversario. Un invito quanto mai attuale in un momento storico in cui il mondo appare rotto, i rapporti umani sfilacciati, in cui la violenza verbale e fisica, personale e collettiva, sembrano prevalere. Empatia, affetto, umanità sono parole sempre più bandite dall’orizzonte umano, difficili se non impossibili a realizzarsi. Ma esistono. «Come esistono l’amore, la generosità e la devozione – riprendendo l’editoriale sul New York Sun di Francis Pharcellus Church nel 1897 entrato nella storia del giornalismo - che abbondano per dare alla vita bellezza e gioia».
Gli abbracci sono nati per esprimere quel che con le parole non si riesce ad esprimere, fanno fiorire sorrisi e calore umano lì dove abbondano freddezza, mancanza di empatia, accorciano le distanze tra le persone e creano rapporti umani. «Un abbraccio che unisce» è il titolo dell’iniziativa in piazza Rossetti a Vasto dei ragazzi di “Come un filo rosso” del Centro Diurno per la Disabilità comunale gestito dal Consorzio di Cooperative Sociali Matrix. «In un luogo di incontro e calore umano» è stata trasformata la piazza centrale di Vasto donando «Abbracci gratis».
«Con cartelli e grandi sorrisi, i ragazzi hanno accolto i passanti invitandoli a fermarsi, abbandonare la fretta e lasciarsi coinvolgere in un gesto semplice ma potente: un abbraccio – il racconto dei promotori della mattinata - l’iniziativa ha riempito la piazza di entusiasmo e tenerezza, mostrando come piccoli gesti possano generare grandi emozioni».
«Un abbraccio è il linguaggio universale e oggi i ragazzi hanno voluto donarlo alla città come segno di inclusione, amicizia e fiducia reciproca – la riflessione al termine dell’evento - La giornata ha voluto sensibilizzare la comunità sul valore dell’incontro e sull’importanza di costruire spazi di relazione, dove la diversità non è un ostacolo, ma una ricchezza da condividere».
«Un gesto semplice come un abbraccio può insegnarci più di tante parole – ha dichiarato l’assessora alle Politiche Sociali Anna Bosco – Oggi i ragazzi ci hanno ricordato quanto la nostra comunità sia più ricca quando sceglie l’inclusione e la condivisione».