Maglietta sulle Brigate Rosse, bufera sul congresso dei “Giovani Democratici” del vastese

Gioventù Nazionale: insulto alla memoria storica del Paese e alle vittime del terrorismo

Alessio Di Florio
25/09/2025
Politica
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Si è tenuto martedì 23 settembre il congresso dei Giovani Democratici del vastese. Mario Enrico Testa è stato eletto segretario. 

«Il congresso ha visto un'ampia partecipazione, con la presenza del Segretario Regionale dei Giovani Democratici Saverio Gileno e la Segretaria Provinciale Annachiara di Lorenzo e il sostegno del Partito Democratico con i Segretari di Vasto e Monteodorisio Simone Lembo e Rosalia di Risio, gli Assessori del Comune di Vasto Paola Cianci e Nicola della Gatta, il Consigliere Francesco del Viscio» riporta la nota della sezione territoriale della giovanile dei Giovani Democratici.

Congresso che si è conclusa con la tradizionale foto di gruppo inviata alla stampa e pubblicata sui social network. Foto finita nella bufera in queste ore perché uno dei partecipanti, il presidente dell’associazione Impatto Lorenzo Antonellini, aveva una maglietta con riferimento alle Brigate Rosse. L’immagine non è sfuggita al gruppo provinciale di Gioventù Nazionale che l’ha duramente condannata. «Un insulto alla memoria storica del Paese e alle vittime del terrorismo, chi sfoggia fieramente simboli del genere non manifesta un’opinione, ma compie un atto di apologia nei confronti di un’organizzazione criminale che ha seminato morte, terrore e distruzione – sottolineano i militanti di Gioventù Nazionale - Le Brigate Rosse non hanno nulla di folkloristico o ironico, non sono un mito da richiamare né un’icona da stampare su una maglietta: sono il volto del sangue versato, di Aldo Moro barbaramente assassinato, dei servitori dello Stato falciati dalla violenza».

«È inaccettabile che in un congresso della sinistra giovanile si consumi una simile sceneggiata, che si inserisce alla lunga lista di provocazioni che hanno luogo quotidianamente su scala nazionale. Ripetiamo che non vi può essere alcuna goliardia in questo gesto: è pura complicità» la condanna del gesto espressa da Gioventù Nazionale.

«Chiediamo una condanna immediata e pubblica, partendo soprattutto da chi ha sempre ostentato una presunta “purezza” del suo mondo giovanile. Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici e Annachiara di Lorenzo, segretaria provinciale, erano presenti entrambi al Congresso e davano il loro tacito assenso all’apologia di terroristi mentre si riempivano la bocca di termini come “partecipazione democratica” o “avanguardia giovanile”. A loro si aggiunge la presenza complice di figure istituzionali, come gli Assessori al Comune Nicola della Gatta e Paola Cianci, finendo con il consigliere Francesco del Viscio. Alla luce di ciò noi pretendiamo una presa di posizione di condanna netta e ferma rispetto allo scempio cui abbiamo assistito anche dal sindaco di Vasto Francesco Menna, il quale non può permettersi di voltarsi dall’altro lato» la richiesta del movimento giovanile. 

«Come segretario regionale dei Giovani Democratici prendo le distanze in maniera netta e senza ambiguità da quell’immagine e da ciò che rappresenta e ho già chiesto la rimozione della foto dai social su cui è apparsa che non sono quelli del GD - il commento sulla vicenda di Saverio Gileno,  segretario regionale dei Giovani Democratici - Il ragazzo che la indossa ha sbagliato, non è un dirigente della nostra organizzazione e non ricopre alcun incarico né nei Giovani Democratici né nel Partito Democratico e il suo gesto non può in alcun modo essere considerato espressione della nostra comunità politica, prenderemo provvedimenti negli organi del partito. Vogliamo dirlo con fermezza: I Giovani Democratici, infatti, sono pienamente consapevoli del dolore e delle ferite ancora aperte lasciate dagli anni di piombo, stagione buia della storia repubblicana segnata da terrorismo, sangue e violenza. Non scherziamo, non minimizziamo e non autorizziamo in alcun modo ironie, sarcasmi o atteggiamenti revisionistici su un tema che ha riguardato la vita democratica del Paese e il sacrificio di troppe vittime innocenti».

«I nostri valori sono quelli della Costituzione, della democrazia e dell’antifascismo. I nostri modelli sono Guido Rossa e Aldo Moro, operaio comunista e statista democristiano trucidati dalle Brigate Rosse che con questi omicidi si rivelarono per ciò che erano sempre state: uno strumento della reazione – dichiara Gileno - Non accettiamo tuttavia lezioni da chi, come Gioventù Nazionale, continua a tacere davanti ai saluti romani, alle ambiguità neofasciste e alle inchieste giornalistiche che hanno svelato derive autoritarie dentro i loro ambienti. La coerenza non è un optional: la violenza politica si condanna sempre, senza distinguo e senza convenienze».

«I Giovani Democratici Abruzzo continueranno a essere presidio di democrazia, di libertà e di partecipazione, respingendo con nettezza ogni tentativo di riportare indietro il Paese agli anni più bui della sua storia - conclude il dirigente della giovanile del Partito Democratico - Lo facciamo ogni giorno nelle strade, nelle piazze, nelle scuole, nelle università e nelle sezioni, e non sarà certo una maglietta stupida con dell’ironia di pessimo gusto, indossata da un ragazzo che sicuramente non ha simpatie brigatiste, a porci nella condizione di dover ricevere una lezione storia contemporanea e diritto costituzionale da chi ha nel simbolo la fiamma tricolore».

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