Tanti sono stati gli eventi, organizzati in occasione della giornata della Memoria, nella provincia di Chieti e in particolar modo nel Sangro-Aventino che fu teatro di combattimenti sanguinosi combattimenti sull’ormai famosa Linea Gustav.
Ad Atessa, giovedì 26 gennaio, si è tenuto l’incontro promosso dall’Istituto Omnicomprensivo “Ciampoli-Spaventa” in collaborazione con l’amministrazione comunale di Atessa e il Rotary Club Atessa Media Val Di Sangro.
Hanno aperto l’incontro la dirigente scolastica, Liberata Colanzi, e il presidente del Rotary club, Nicola Priori, con i consueti saluti istituzionali e i ringraziamenti.
Durante la manifestazione il dottor Gino Paolone ha raccontato agli studenti la tragica esperienza del padre internato in un campo militare, a cui è seguita la descrizione, tratteggiata dalla docente Gerarda Mirra, della vita degli Ebrei deportati nei campi italiani.
Nel suo breve intervento il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, ha spiegato come “il rischio del ripetersi di tragedie del passato, anche se in condizioni e in misura diverse, oggi esiste. Gli orrori della guerra in Ucraina, dopo 76 anni di pace in Europa, ci dicono che dobbiamo coltivare la memoria, che costruisce la nostra identità e fornisce gli anticorpi per evitare il riprodursi dei drammi del Novecento.”
“La memoria è fragile – ha aggiunto il primo cittadino - e si consuma con il passare del tempo, se non viene tenuta viva attraverso il dialogo tra le generazioni. Non dobbiamo limitarci alla indignazione e alla denuncia morale, la memoria deve servire per sapere che cosa è realmente accaduto con la Shoah, capire il perché, e agire per estirpare ogni germe di incubazione degli orrori vissuti”.
L’amministrazione comunale di Paglieta, in collaborazione con la Biblioteca comunale, il Museo delle Tradizioni popolari “Nelli-Polsoni”, il Gruppo Senza Età. Semplicemente donna, ha stilato un fitto programma tra testimonianze, letture e performance teatrali.
L’evento, a cui hanno partecipato anche gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “Benedetto Croce” di Paglieta, ha preso il via alle ore 17,30 presso il teatro comunale di via Sandro Pertini.
Qui gli studenti e il pubblico hanno potuto ascoltare la testimonianza di Bruno Sorgini che ha raccontato la drammatica vicenda del padre Nicola Sorgini, originario di Fossacesia, Medaglia d’oro alla memoria, deportato nei campi di concentramento in Germania nel periodo 1943-1945. Fu lo stesso Nicola ha raccogliere le sue memorie e le atrocità subite in un diario poi ereditato dal figlio Bruno.
“La Shoah è una delle pagine più buie e tristi della nostra storia, ed è nostro dovere ricordare, far conoscere alle nuove generazioni quanto è accaduto, per riflettere e agire su ciò che non dovrà mai più accadere. Riflettere sui fatti storici aiuta a comprendere e vivere in modo più consapevole il presente” ha dichiarato il sindaco di Paglieta Ernesto Graziani.