L’impianto Stogit sul fiume Treste, al confine con il Molise, è tra i più grandi ed importanti in Italia per lo stoccaggio del gas. L’anno scorso, quando dopo l’inizio della nuova guerra tra Russia ed Ucraina si tornò a parlare di fonti energetiche, la sua attività suscitò interesse nell’ambito del dibattito nazionale.
Nei giorni scorsi si è tornato a parlare a Cupello della qualità dell’aria in contrada Montalfano in relazione alle emissioni dell’impianto della Stogit. Un dibattito che riemerge costantemente da anni. Mercoledì 16 febbraio i rappresenti dei gruppi consiliari “Insieme per Cupello” e “Risposta Civica”, riporta un loro comunicato, “hanno incontrato presso la Sala consiliare del Comune di Cupello, una rappresentanza della Stogit S.p.A. e dell’ARTA, alla presenza di una delegazione dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Graziana Di Florio”. Durante l’incontro, con disponibilità e aperture della società e dell’Arta, si è tornato a proporre l’installazione di nuove centraline di rilevamento della qualità dell’aria e la convocazione di “un apposito tavolo di confronto con i comuni del comprensorio e con le realtà industriali, per sostenere tutti insieme una revisione del piano regionale che, attualmente, non prevede centraline” nella zona.
Al comunicato dei due gruppi consiliari successivo all’incontro è arrivata la risposta da parte del vice sindaco di Cupello Fernando Travaglini. “Ancora una volta l’ente regionale deputato alla tutela dell’ambiente (ARTA) ha ribadito che l’impianto STOGIT non produce effetti nocivi per la salute pubblica, atteso che né il metano, né il glicole (ovverosia le sostanze presenti nel processo lavorativo dell’impianto) costituiscono componenti inquinanti dell’aria e, quindi, pericolosi per la tutela della salute stessa – ha sottolineato in un comunicato stampa il rappresentante dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Graziana Di Florio - quindi, è stato definitivamente chiarito e confermato quanto affermato in ogni occasione di confronto pubblico dal sottoscritto, che in tutti questi anni si è preoccupato di verificare qualsiasi possibile rischio per la propria comunità, interloquendo pressoché quotidianamente con gli enti preposti al controllo”.