Tavolo Verde - Deroga rese massime per ettaro

300 o 400 quintali per ettaro ? - Tavolo Verde - Deroga rese massime per ettaro

24/03/2023
Attualità
Condividi su:

300 o 400 quintali per ettaro ?  Quanti quintali  si può produrre nelle vigne?   Questa è domanda che si pongono i vitivinicoltore della notra provincia in attesa della prossima vendemmia.

La risposta si è cercata di darla  nel corso  di una   affollata e animata riunione tenutasi giovedì 23 marzo nella sala convegni  della Micoperi, a Ortona. 

Un incontro voluto da Emanuele Imprudente, Vicepresidente della Giunta Regionale D’Abruzzo con delega all’Agricoltura,  per ascoltare la varie componenti del “ tavolo verde , o ”tavolo del vino allargato" . 

Il tema dibattuto è stato quello di quanti quintali di uva, non Dop ( Denominazione di Origine Protetta ) o non Igp  (Indicazione Geografica Protetta), deve produrre un ettaro coltivato a vigneto.   Tema che ha acceso gli animi dei tanti presenti in sala e dei tanti che, per motivi di capienza della sala, non sono riusciti ad entrare . 

La resa massima per ettaro,   fissata a 300 quintali,   è stata derogata a 400 ql  fino all'ultima vendemmia,  con il decreto ministeriale . N°0676539 

e dalla prossima si dovrebbe  tornare ai 300 quintali. 

Dal tavolo verde 

( nella foto da sx : Alessandro Nicodemi (pres consorzio tutela), Gianni Pasquale (pres assenologi abruzzo), Gioavnni Rosato (Agroqualità), Piercarmine Tilli (pres Coldiretti Chieti), Emanuele Imprudente (assessore regionale agricoltura), Carlo Maggitti (dirigente regione Abruzzo), Vincenzo Colonna (regione abruzzo), Leo Spina (direttore Copagri)e Alfonso Ottaviano (direttore Cia Chieti/Pescara) 

sono emerse delle chiare indicazioni rivolte  al  Vicepresidente della Giunta Regionale D’Abruzzo

“ Era una decisione presa un anno fa, anticipata in più occasioni -   sottolinea Imprudente - e oggi emerge questa necessita ” . “ è la prima volta che si fa un tavolo del vino con le cantine  ”   facendo notare che   ci sono stati degli assenti tra i vari  convocati  al “ Tavolo del Vino"  aggiunge   “ sembrerebbe che non condividano la richiesta ” .

“ sta nascendo una politica del vino , sta iniziando un percorso che tende a valorizzare e rendere economico il vino e, automaticamente, ciò che ci può essere davanti e dietro una bottiglia di vino ” sottolinea   e  assicura  " lavoreremo con il ministero per ottenere una proroga della deroga  ,  partiremo subito ” e avviseremo ci appena ci saranno novità. 

 

 

 

Presente in sala anche Fabrizio Montepara, Consigliere della Regione Abruzzo  e componente della III Commissione Agricoltura.

“ Normale l’acceso scambio di idee tra produttori, cantine e rappresentanti di categoria – conferma Montepara  sottolineando che  l’assessore ha preso atto del malessere intorno a questo problema,   “ si impegnerà per riuscire ad avere la deroga “ e confida che “ entro maggio” si avranno “ dei dati precisi “.

 

 

Il Tavolo Verde, convocato dall’assessore Imprudente, riunisce tutte la parti sindacali ed i rappresentanti del mondo vitivinicolo; e ad  Ortona si è riunito in una forma allargata ai rappresentanti delle cooperative, per affrontare il delicato l’argomento delle rese.

Dalla ricostruzione della vicenda fatta da Alfonso Ottaviano, Direttore Cia Chieti Pescara, si riconferma che alcune cooperative hanno mostrato dissenso rispetto alla situazione  attuale,  derivante da un’ altro tavolo verde,  dello scorso anno.

Quel tavolo  aveva concordato di non applicare la deroga  per uve comuni,  e  si  era deciso di lasciare il massimale a 300 ql. e di non  derogare più a  400 ql. per ettaro.

“ Come Cia, un’anno fa - precisa Ottaviano – ci eravamo espressi in maniera cautelativa rispetto a questa decisione, in quanto per avviare il tutto c’è bisogno di un tempo tecnico, sia per gli agricoltori che per le cooperative,  e  per portare i vigneti a produrre meno c’è bisogno di tempo “

Il direttore apprezza i segni di apertura mostrati dall’assessore e chiede di andare in deroga prioritariamente per i vini bianchi e poi le uve rosse .

Per un discorso più a lungo termine,  ricorda Ottaviano,   che “ insieme all’assessore “ è stato concordato di istituire un tavolo permanente con tutti gli attori del mondo vitivinicolo precisando che per alcuna decisioni “ ci dev’essere una rappresentanza anche del mondo della cooperazione “ e “ una rappresentanza unita e forte per rilanciare la vitivinicoltura abruzzese “


 

 A breve, quindi, una risposta dovrà essere comunque  fornita  ai viticoltori della nostra zona interessati da questo decreto,  per affrontare in modo più sereno la prossima vendemmia.

Leggi altre notizie su Terre Di Chieti
Condividi su: