Nell’Alto Aventino si punta a trovare soluzioni per destagionalizzare il turismo in arrivo nei più borghi di questa splendida parte della nostra regione. Il progetto “Palena Digitale”, promosso dalla Cooperativa di comunità “Diamoci una mano” di Palena in collaborazione con l’Associazione Nomadi Digitali Italiani, cerca di porsi come rimedio a questo annoso problema.
In questo progetto la Cooperativa palenese si propone come punto di riferimento, per i “nomadi digitali” in cerca alloggio, nella fruizione dei servizi e nella gestione del tempo libero. Al contempo vuole accogliere questi nuovi lavoratori per integrarli nel tessuto sociale del borgo e farli sentire “cittadini temporanei”, attraverso rapporti con i residenti, associazioni, realtà economiche e culturali condividendo esperienze sportive, gastronomiche, artistiche e ambientali.
Duplici sarebbero i vantaggi a favore sia dell’ospite sia della comunità ospitante. L’ospite potrà assicurarsi vantaggi economici per il basso costo della vita, nonché vivere un soggiorno salutare a contatto con la natura, assaporando uno stile di vita fatto di semplicità e connessioni autentiche.
Dal canto suo la comunità locale se ne avvantaggerà con l’apporto di nuove esperienze e competenze dall’Italia e dall’estero, così da dare nuova linfa alle nuove generazioni e soprattutto un sostegno economico alla realtà locale, tramite l’occupazione di case sfitte per gran parte dell’anno.
“Crediamo molto in questo progetto Palena digitale – afferma il presidente della Cooperativa Diamoci una mano, Andrea De Iulis - in quanto da un lato racchiude lo spirito e l'etica della cooperativa per un approccio sociale al territorio e dall'altro racchiude anche un diciamo turismo anche se una tipologia di turisti, che a noi piace chiamare con il termine di cittadino momentaneo. In quanto il profilo digitale è un profilo veramente curioso che ovviamente ha una sua professionalità.”
“L'accordo – spiega il presidente - è che, oltre a farli soggiornare nel territorio a beneficio dei proprietari di case, vi sia uno scambio culturale con la cooperativa. In modo tale che la loro professionalità zuccheri in tal senso il territorio. Oltre a questo, ci vengono richieste proprio le attività offerte sul territorio, nelle quali Palena a mio avviso, soprattutto nella zona del comprensorio, è molto fortunata. Ce ne sono diverse a partire dal trekking al torrentismo, il museo geo-paleontologico, il teatro, il castello e l’area faunistica dell'orso.”
“Miriamo proprio a profili curiosi - conclude De Iulis - che vogliono partecipare attivamente all'interno di una comunità con delle problematiche di spopolamento; quindi, ci piacerebbe un domani a far innamorare dei futuri nomadi digitali a tal punto da farli trasferire.