Cirilli "contento" per la vittoria di Marsilio: "Ha lavorato bene"

L'attore sulmonese: “Deluso dalla bassa affluenza, che vi lamentate a fare se poi non votate?”

Redazione
11/03/2024
Musica e Spettacolo
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"Sono molto contento della vittoria di  Marco Marsilio" alla presidenza della Regione Abruzzo "perché mi  sembra che in questi anni di mandato molte cose hanno cominciato a  funzionare come si deve. La mia è certamente la visione di uno che  vive fuori e che non ha votato dato che risiedo in Toscana, ma spesso vado a Sulmona, mia città natale, e quando sto lì percepisco risultati positivi. Questa riconferma può essere una possibilità per Marsilio di portare avanti quanto già fatto. Ora vedremo se sarà così".

Così all'Adnkronos l'attore e comico abruzzese Gabriele Cirilli, che però si dice deluso dalla bassa affluenza alle urne da parte degli  abruzzesi: "E' l'unico modo democratico che abbiamo per decidere e per  portare avanti le nostre idee. Mica possiamo fare la rivoluzione?". Cirilli confessa di aver sempre voluto "stare fuori dalla politica, tanto che nei miei spettacoli - sottolinea - non faccio mai satira  politica, sia perché non la so fare sia perché si rischia sempre di  offendere qualcuno: dunque non sapendola fare la evito, mi limito giusto a qualche battutina o luogo comune". 

Tornando poi al vincitore  Marsilio e ai risultati osservati, l'attore comico ricorda di "essere  stato in questi anni in contatto con persone della sua maggioranza che mi hanno dato la possibilità di realizzare la 'Factory di Cirilli', la mia scuola di recitazione a San Salvo: una  scuola di alta formazione professionale con insegnanti eccellenti,  dove arrivano studenti anche da Puglia, Sicilia, Emilia Romagna,  Toscana etc. E' sicuramente una bella cosa per l'Abruzzo e molti  attori già stanno girando l'Italia con uno spettacolo, mentre ne  prepariamo un altro insieme a un cortometraggio".

Infine, dietro il fatto che solo un abruzzese su due sia andato a  votare, Cirilli vede una "errata rassegnazione": la gente "pensa che 'tanto è inutile', non si combatte più per le proprie idee, per quello in cui si crede. Ma la cosa che mi fa impressione è quando sento le persone lamentarsi, chiedo loro se sono andate a votare e mi rispondono di no: ma allora che caz… ti lamenti a fare? Puoi combattere o risolvere qualcosa solo con il voto, mica possiamo fare la rivoluzione?", conclude.

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