La disponibilità e la somministrazione di farmaci negli ospedali tornano, ancora una volta, al centro dell’attenzione pubblica. Ieri pomeriggio un duro botta e risposta ha animato la seduta del consiglio regionale: il consigliere PD Antonio Di Marco ha letto la segnalazione di un paziente in cura presso l’ospedale di Chieti, il presidente Marco Marsilio ha risposto alzando la voce fino ad urlare per poi lasciare l’aula.
Questa mattina un cittadino ha inviato una lettera aperta alla stampa locale segnalando la sua vicenda personale per una terapia oncologica.
«La terapia era stata avviata mesi fa presso un centro specialistico di Milano, ma, desideroso di tornare a casa e affrontare il percorso terapeutico vicino alla mia famiglia, avevo preso contatto con l’unità operativa vastese, che si era detta disponibile a proseguire la cura in loco – si legge nella lettera aperta - con mio grande stupore, il pomeriggio prima della somministrazione prevista, sono stato informato che il farmaco non era disponibile, che l’Azienda Sanitaria non poteva procedere all’acquisto per mancanza di fondi e che, se avessi voluto rispettare i tempi prescritti per il trattamento, l’unica soluzione sarebbe stata tornare a Milano, dove almeno vi era certezza dell’erogazione del farmaco».
A metà mattinata è arrivata la replica del direttore generale della Asl Palmieri. «Il paziente è stato chiamato per domani per fare terapia» aggiungono dall’azienda sanitaria sulla vicenda segnalata questa mattina alla stampa locale.
«La continuità terapeutica è garantita per i pazienti già in trattamento, e che per i nuovi la somministrazione è stata già programmata – dichiara Palmieri - nello specifico: una preparazione di immunoterapia è stata richiesta venerdì 1° agosto, e l’infusione avverrà regolarmente in questi giorni».
«Le nuove richieste per le pazienti prese in carico che devono iniziare i trattamenti, molte delle quali appartenenti ad altre Asl, hanno superato il budget contrattualizzato con la casa farmaceutica – prosegue il direttore generale della Asl - la rimodulazione del contratto è stata comunque prontamente effettuata e le cure sono già programmate, oltre che garantite».
«Al fine di scongiurare il ripetersi di situazioni fotocopia che generano timori e incertezze nei pazienti, ho chiesto a farmacisti e al settore acquisti dell’Azienda di rivedere la procedura amministrativa affinché l’acquisizione di farmaci non sia mai pregiudicata dai vincoli burocratici – ha annunciato Palmieri - tengo comunque a ribadire che la continuità terapeutica e l’accesso alle cure non sono negate, né a rischio».