“Un’altra morte sul lavoro, un martirio senza fine, in Abruzzo”. Così Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana e Michele Marino, segretario provinciale di Sinistra Italiana Chieti, tornano a intervenire dopo la morte, la notte scorsa, di un operaio 52enne a Torino di Sangro, schiacciato da una balla che stava trasportando con un muletto.
Appena dieci giorni fa, la morte di un altro operaio a Vittorito nell’aquilano, anch’egli 50enne, caduto da un ponteggio. “Una scia di sangue, che denuncia un peggioramento in Abruzzo, una situazione allarmante”, segnalano Licheri e Marino.
Già dal report semestrale dell’Osservatorio Sicurezza sul lavoro e Ambiente di Vega Engineering, aggiornato al 30 giugno, l’Abruzzo era in zona rossa per incidenza di infortuni mortali, in peggioramento rispetto all’anno precedente e rispetto al 2022.
“E’ un trend preoccupante, su cui bisogna intervenire subito con tutti gli strumenti normativi possibili e con coperture finanziarie per un’opera massiccia di prevenzione e controlli. La Regione, dal canto suo, costituisca una cabina di regia per interventi mirati, su base territoriale e di settore lavorativo, a partire da una mappatura delle attività più a rischio. Secondo il report nazionale, del resto, in Italia le denunce di infortunio con esito mortale restano alte, raffrontando il 2022 con il 2025, nelle categorie delle costruzioni, nel trasporto e magazzinaggio, in aumento nel settore manifatturiero”.