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Questo impegno Attilio è per te

Ventidue scuole e oltre settanta insegnanti insieme a Libera nel progetto “Fare Futuro – i beni comuni dalla memoria ai territori”

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Responsabilità verso i beni comuni materiali e immateriali, con uno sguardo attento a cogliere i processi di trasformazione generati dal riuso a fini sociali dei beni confiscati. È il tema al centro del progetto “Fare Futuro – i beni comuni dalla memoria ai territori” del presidio di Chieti dell’associazione Libera intitolato alla memoria di Attilio Romanò. Sin dalla sua fondazione nel 1995 l’associazione presieduta da don Luigi Ciotti si impegna per restituire a funzione comune i beni confiscati alle mafie e alla criminalità organizzata i quali, oltre ad avere un valore economico intrinseco da riutilizzare socialmente, costituiscono testimonianze culturali della bellezza dell’etica pubblica. Conoscerli rappresenta, quindi, un punto di partenza per la riqualificazione del contesto culturale, sociale e urbano dei territori, con un significativo ruolo di paradigma educativo per l’impegno di rete di comunità e della comunità educante. 

“Fare Futuro – i beni comuni dalla memoria ai territori” ha messo in rete ventidue scuole e oltre settanta insegnanti. Un percorso che avrà uno dei suoi momenti più importanti nella “Giornata della Memoria e dell’Impegno” delle vittime innocenti di mafia il 21 marzo. Il liceo Gonzaga di Chieti ha ospitato il quarto incontro formativo del progetto. «Un nuovo appuntamento con la formazione nell'ambito dell'itinerario in rete FareFuturo con la partecipazione in apertura di tutte le Istituzioni del territorio, a testimonianza di un impegno comune in ricordo delle vittime innocenti delle mafie – raccontano gli attivisti dell’associazione - Ventidue scuole e oltre settanta insegnanti insieme per sperimentare un metodo narrativo applicabile alle attività formative e educative d'aula in vista della partecipazione responsabile delle classi alla Giornata del 21 marzo». È stata, prosegue la riflessione condivisa sui social, «una giornata intensa di riflessione e di studio che abbiamo voluto dedicare al nostro Attilio Romanò a pochi giorni dalla ricorrenza della sua uccisione». Un impegno che dedicano ad Attilio Romano concludendo la riflessione con la frase «Questo impegno, Attilio, è per te». 

 

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