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Disagi dopo chiusura Ponte Aventino: sindaci chiedono un'accelerazione

Le attività commerciali e i cittadini soffrono per la chiusura improvvisa del ponte

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Dopo poche settimane dalla chiusura del Ponte Aventino, che collega Selva di Altino a Contrada Guarenna di Casoli, crescono i disagi per quanti ogni giorno percorrevano quell’arteria e per le attività commerciali della zona.

Il viadotto rappresenta un importante collegamento sia dal punto di vista economico che sociale. Sono tanti i settori dell’economia locale colpiti dalla chiusura, del tutto improvvisa, del ponte, a cominciare dalla ristorazione, il turismo, la distribuzione di carburanti e i piccoli negozi.

Per questo i sindaci di Casoli e Altino, Massimo Tiberini e Vincenzo Muratelli, hanno inviato una comunicazione all’Anas allo scopo di accelerare i tempi per la riparazione del pilone e trovare una soluzione per una riapertura momentanea. 

I due sindaci erano in contatto costante con la dirigenza Anas e con il Genio Civile da oltre una settimana; si lavorava per accelerare tutte le attività amministrative e tecniche necessarie al pronto intervento sul ponte, ma evidentemente non è bastato. 

“Abbiamo comunicato ufficialmente le nostre richieste all'azienda responsabile – affermano i due sindaci - affinché vengano prese tutte le misure necessarie per accelerare i lavori e consentire la riapertura del ponte nel più breve tempo possibile.”

I due primi cittadini apprezzano l’impegno dell’Anas e il lavoro svolto finora dalla direzione dell’ente “tuttavia, - continuano - riteniamo che sia necessario un ulteriore impegno per affrontare questa situazione e ridurre al minimo gli impatti negativi sulla nostra economia locale, già provata dalle restrizioni causate dalla pandemia.”

Inoltre, nella lettera Tiberini e Muratelli hanno posto in evidenza la possibilità, qualora ci fossero le condizioni, di una riapertura a senso unico alternato della viabilità; una soluzione da attuare almeno fino al termine dei procedimenti autorizzatori e dell’intervento tecnico. 

Ora, i due primi cittadini si aspettano una velocizzazione dei provvedimenti e degli interventi per la riapertura al traffico veicolare del ponte, nodo vitale per l’economia del territorio e per la vita di molte realtà commerciali.

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