Un grido d’allarme sulle condizioni della Foce del fiume Sangro arriva dai sindaci di Fossacesia e Torino di Sangro, Enrico Di Giuseppantonio e Nino Di Fonso.
Nel recente passato il Sangro ha dimostrato di poter provocare esondazioni e allagamenti in occasione di eventi climatici di particolare intensità. Inoltre, il corso del fiume è caratterizzato dalla presenza di una folta vegetazione, tra cui ci sono alberi e arbusti, che inevitabilmente vengono trasportati verso valle e verso la foce.
Il materiale, trasportato dalla forza dell’acqua, si deposita naturalmente a valle e nello specifico alla foce, ostacolando fortemente il regolare deflusso dell’acqua verso il mare. Tale situazione è la causa principale degli episodi di esondazione di campi coltivati, zone abitate e di alcune strade, molte delle quali sono a servizio della zona industriale.
Per questo i due sindaci, nel cui territorio è situata la foce del Sangro, chiedono “che nel piano per la gestione del rischio di alluvioni che la Regione Abruzzo si appresta ad approvare siano previsti interventi anche per la foce del fiume Sangro”.
“E’ un fenomeno che si è ripetuto spesso e ha sempre destato preoccupazione – affermano Di Giuseppantonio e Di Fonso -. Con l’ingrossamento del fiume e con l’arrivo di ogni tipo di materiale verso la costa, aumenta infatti il rischio per la stabilità dei ponti che l’attraversano, per le linee ferroviarie e fondamentali strade di collegamento tra Nord e Sud d’Italia e verso Lazio e Molise.”
“Sono situazioni – concludono Enrico Di Giuseppantonio e Nino Di Fonso - che vanno prevenute e per questa ragione chiediamo che la Regione proceda nel più breve tempo possibile a rendere sicuro il fiume e scongiurare situazioni di pericolo in caso di piena con eventuali danni a cose e soprattutto ai cittadini”.

