Annulla la valutazione di incidenza ambientale (Vinca) e convoca la Commissione comunale per l’esame delle osservazioni inviate da Litorale vivo. Segna un punto a favore del Comitato dei surfisti il provvedimento firmato dal dirigente comunale Alfonso Mercogliano e dall’architetto Gisella La Palombara sull’intervento di difesa dalla erosione costiera a Vignola finanziato con 3,5 milioni di euro dalla Regione.
In quel tratto di litorale, dove insistono case e attività turistiche, sono state programmate delle barriere soffolte che, secondo il Comitato presieduto da Antonio Mercorio, avrebbero un fortissimo impatto ambientale e ripercussioni sulla balneazione. Il sodalizio ha presentato nei giorni scorsi un ricorso al Tar di Pescara tramite l’avvocato Pietro Paolo Ferrara, e tra i motivi alla base della impugnazione ha inserito anche il mancato esame delle osservazioni presentate in Comune il 17 novembre e il 6 dicembre 2023. Documenti che – si legge nel provvedimento del dirigente Mercogliano – “non sono stati assegnati per errore al servizio ambiente, ecologia e sanità”.
Da qui l’annullamento in autotutela e la convocazione della commissione comunale di valutazione ambientale per l’11 aprile, alle 16 in modalità sincrona a distanza. L’organismo è composto da due componenti esterni, Evelina D’Alessandro e Lino Ruggieri e dal forestale dell’ente, Francesco Marsico.
“L’annullamento in autotutela era un provvedimento che ci aspettavamo”, commenta Mercorio, “ma che non ferma il ricorso presentato al Tar di Pescara, che si fonda anche su altri vizi procedurali, tra cui l’affidamento dell’appalto prima della valutazione di incidenza ambientale. Come già abbiamo avuto modo di ribadire in più occasioni è stato redatto un progetto dal grave ed irreversibile impatto ambientale e territoriale, destinato a mutare definitivamente Vignola compromettendone tutte le peculiarità”.
Il sodalizio ha presentato delle proposte migliorative, ma stando a quanto emerso nel corso dell’incontro convocato nei giorni scorsi dal sindaco Francesco Menna, sembrano difficilmente accoglibili. Lo stesso primo cittadino ha sostenuto che “le case non si possono spostare, ma il surf può essere praticato altrove”.
Il Comitato è invece convinto che si possano conciliare le diverse esigenze e, soprattutto, che si possano apportare delle modifiche migliorative al progetto redatto dall’ingegner Alessandro Mancinelli.
“Noi ci siamo sempre posti in maniera propositiva e collaborativa”, rimarca Mercorio, “non siamo contrari ad un intervento davanti alle abitazioni, ma chiediamo una particolare attenzione in quella zona della baia dove si pratica il surf. Le due cose non sono in antitesi, c’è la possibilità di fare qualcosa di diverso che possa accontentare tutti”.
Anna Bontempo (Il Centro)