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Chef Santilli, Ambasciatore del Gusto Doc Italy riconfermato per la quinta volta

La cerimonia si è svolta presso la Sala Protomoteca del Palazzo del Campidoglio a Roma

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Lo chef di livello internazionale e vicepresidente della Federazione Internazionale Gelateria Pasticceria e Cioccolateria, Maurizio Santilli di origine palenesi, è stato riconfermato per la quinta volta Ambasciatore del Gusto Doc Italy.

La cerimonia, organizzata dall’Associazione Nazionale Doc Italy, si è tenuta lo scorso 6 febbraio nella Sala Protomoteca del Palazzo del Campidoglio a Roma. 

Questa riconferma si va ad aggiungere alle già tante investiture che Santilli, docente presso l’Istituto Alberghiero Federico di Svevia di Termoli, ha ottenuto dal momento che è già referente internazionale per la formazione della FIPGC nel comparto scuole.

Da Palena il giovane Santilli è cresciuto fino a diventare uno degli chef più affermati del nostro paese, grazie alla sua capacità di promuovere il proprio territorio e di coinvolgere in questa splendida arte le giovani generazione senza dimenticare l’inclusione di tutti.

Ne è una prova il Concorso nazionale di Pasticceria per Ragazzi Speciali, ideato proprio dallo chef-docente, sulla scorta delle cinque edizioni del Campionato nazionale degli Istituti Alberghieri d’Italia. Quest’anno la manifestazione promossa da Santilli vedrà nel mese di maggio la sua seconda edizione.

“L’orgoglio più grande è quello di rappresentare un territorio con tutta la sua biodiversità e cultura enogastronomica straordinaria, fatta di autenticità e di tradizioni” afferma lo chef Maurizio Santilli. 

“Infatti uno dei primi progetti – aggiunge il docente - è iniziato proprio a Palena, mio paese nativo, dove insieme a dei professionisti del settore ed a un ristoratore stiamo mettendo su un progetto di valorizzazione dei piatti e prodotti autoctoni del paese e con una associazione un evolversi di riscoperta di alcuni simboli dolciari che hanno fatto la storia del di Palena.”

“Lo sguardo è rivolto su tutto il territorio abruzzese, in modo che l’identità culturale ed enogastronomico possa essere simbolo di autenticità culturale, - spiega lo chef - cosa che alle volte sembra essere scontato ma non lo è. Giro l’Italia e l’Europa portando in alto in food Made in Italy e voglio fare in modo che la nostra identità millenaria non venga minimizzata  fuori dai confini, cosa che sta succedendo. Io faccio del mio portando anche a conoscenza del perché, ma serve che tutti gli operatori avrò alimentari e tutti coloro che vivono e lavorano nell’enogastronomia proteggano il nostro patrimonio, perché si tratta proprio del nostro patrimonio.”

“Dico sempre – conclude Santilli - che non esiste la cucina regionale ma bensì la cucina territoriale che spazziano dalla bio diversità mare – collina – montagna alla cultura sino ad arrivare ai dialetti. Questo siamo noi una enorme storia fatta di grandi uomini e donne grandi patrimoni e grandi territori e non dobbiamo permettere a nessuno di cambiare ciò che si è costruito nella storia, quando si parla di cibo e di vino si parla di cose belle. Non c’è mai nulla di cattivo.”

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