4/3/1943. Una data che è entrata nella storia della musica italiana, il giorno della nascita di Lucio Dalla che diede il titolo ad una delle sue canzoni. Tra le più amate, cantate, famose, sicuramente “Com’è profondo il mare”. Una canzone scritta guardando il mare dalle isole Tremiti, coste amate e frequentate dall’artista bolognese. Lucio Dalla fu uno dei protagonisti della manifestazione contro le trivellazioni nel mar Adriatico, a cui parteciparono anche amministratori e rappresentanti di associazioni ambientaliste vastesi, nel 2011 a Termoli. Dalla ha amato profondamente la costa dei trabocchi che visitava, così come le montagne dell’Abruzzo interno, spesso. «Sono rimasto incantato dalla bellezza dei posti, dalla squisitezza della gente e dalla bellezza della natura» disse riferendosi all’Abruzzo.
Nelle ore successive alla notizia della scomparsa di Dalla commosso fu il ricordo dello chef vastese Massimiliano Ascione. «Ho avuto il piacere e l'onore di conoscere Lucio Dalla quando lavoravo a Santo Stefano di Sessanio, prima del terremoto a L’Aquila del 2009. Era solito venire, specialmente a Capodanno, quando allietava, anche con un concerto live, la serata dei clienti dell'albergo. Persona umile, alla mano. Si faceva voler bene da tutti, era un ‘amicone’. Ricordo quando entrava nel ristorante, ricordo il suo profumo e il suo canticchiare. Mi chiamava dalla sala cantando: ‘Maaaaaaxxxx che mi hai cucinato oggi?!?’ Poi si affacciava in cucina, entrava, assaggiava e mi diceva che cosa voleva mangiare. Amava la ricotta cotta e la zuppa di zucchine, oltre che le minestre. Era venuto anche a casa mia e aveva apprezzato tantissimo il mio presepio, fatto di sola pietra. Lui ne era collezionista. Mi regalò anche un quadro, un libro con la sua dedica e il cd. Disponibile, poi, quando gli ho chiesto se poteva parlare al telefono con mio padre e mia madre per salutari, visto che erano suoi grandi estimatori. E lui, senza esitare, mi ha chiesto il cellulare e il numero e ha chiamato a casa: mio padre e mia madre non ci credevano! Li ha salutati, ci ha parlato ed è stata davvero una gran bella sorpresa, per loro, ma anche per me! Gli piaceva tanto la città e ricordava alcuni concerti Mi ha anche ulteriormente trasmesso il suo amore per le Isole Tremiti, per le barche e per il mare». La città a cui fa riferimento Ascione è Vasto.
Un altro ricordo vastese fu quello dell’assicuratore Concezio Luciani. «Erano i primi anni Sessanta, dal ’61 al ’65 in particolare. Avevo conosciuto un giovanissimo Lucio Dalla a Bologna, dove io mi trovavo per motivi di studio. Lucio suonava il clarinetto, io la chitarra e con noi c’erano altri ragazzi di talento e appassionati di jazz soprattutto. Un periodo bellissimo, indimenticabile. Il suo ricordo accompagnerà indelebilmente quella che è stata una pagina davvero significativa per me. Amava la buona cucina e non dimenticherò mai quando, goloso, mangiò i biscotti destinati a mia figlia».
Lucio Dalla per due volte si esibì a Vasto. Nel 1982, con l'organizzazione di un giovanissimo Nando Miscione, Lucio Dalla si esibì al Politeama Ruzzi, gremito per l'occasione. La seconda volta fu nell'estate del 1998, in piazza del Popolo, evento organizzato dall'imprenditore Edmondo Del Borrello in collaborazione con il Comune di Vasto (sindaco all'epoca era Giuseppe Tagliente con Filippo Pietrocola assessore al Bilancio e alle Finanze).