«Stesse opportunità ed agevolazioni per tutti i comuni» con la Zona Economica Speciale (ZES) unica regionale. È la posizione espressa dal Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio in occasione dell’incontro a Pollutri del mese scorso. Durante il suo intervento il Presidente Marsilio ha espresso soddisfazione per il decreto approvato il giorno prima dal governo Meloni e sottolineato che la Zes estende a tutti i territori quello che ha definito «modello Amazon»: a San Salvo in pochissimi giorni è stato possibile snellendo tutto l’iter autorizzare e far costruire lo stabilimento della multinazionale. Con la Zes questo potrà avvenire, ha affermato Marsilio, in tutti i 309 comuni abruzzesi.
Il Presidente Marsilio è stato audito dalla Commissione Bilancio della Camera il 4 ottobre sul Decreto Sud. Forti critiche sulla Zes unica e sulla posizione espressa da Marsilio sono venute dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle nella commissione, la deputata abruzzese Daniela Torto. «Dall’introduzione della zes unica l’Abruzzo, che è una regione di transizione, non avrebbe alcun vantaggio fiscale, quali sono dunque i vantaggi secondo il presidente Marsilio? – attacca la parlamentare - un tale accentramento, con una cabina di regia esclusivamente romana e governativa vuol dire non rappresentare la nostra gente».
«Un conto era la semplificazione amministrativa di una zes con una sperimentazione fatta ad hoc, concordata con tutti i comuni e con tutti gli enti territoriali – sottolinea nel suo intervento Daniela Torto - Cosa diversa e assolutamente pericolosa è una Zes unica che prevede una semplificazione delle procedure ad libitum, praticamente ovunque, generando caos e appetiti soprattutto nelle grosse imprese, che invece di creare un vantaggio per l'Abruzzo renderebbero meno competitivo il nostro territorio, le nostre risorse e le nostre imprese più piccole, che non godranno dell'agevolazione fiscale come in tutte le altre regioni del sud».
«La Zes unica è fortemente svantaggiosa, a maggior ragione in Abruzzo, dove senza agevolazioni fiscali si soffocheranno le nostre imprese e si creerà una semplificazione tanto eccessiva, da bypassare tutte le tutele sui nostri territori – è la conclusione a cui giunge la capogruppo in Commissione Bilancio della Camera del Movimento 5 Stelle - non sarà più una zona economica speciale, sarà di fatto un'Italia tagliata in due, in cui la semplificazione amministrativa diventa un pericolo per le peculiarità territoriali, ambientali e urbanistiche».