Una città più sicura con la collaborazione di tutti i cittadini. È l’obiettivo del progetto “Adotta una telecamera” lanciato due anni fa dall'Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Francesco Menna e rilanciata nelle scorse ore.
Ad aprile dell’anno scorso erano 110 le telecamere attive, 15 quelle convenzionate. «Intensificare gli occhi sulla città ha portato a risultati importantissimi ai fini della lotta alla criminalità, avendo aiutato le forze dell’ordine a poter scovare i responsabili di rapine, risse e furti, ma anche alcuni spacciatori di sostanze stupefacenti» sottolineò nell’occasione il sindaco Menna.
«Rinnoviamo il nostro invito ai cittadini e ai privati affinché aderiscano al progetto “Adotta una telecamera”, installando sistemi di videosorveglianza e mettendo le immagini a disposizione del Comune di Vasto» hanno dichiarato Menna e l'assessore alla sicurezza Carlo Della Penna rilanciando la richiesta di partecipazione ai cittadini. «Grazie alla collaborazione di tutti, potremo rendere la nostra città più sicura e costantemente monitorata, favorendo un controllo più efficace del territorio e supportando le attività delle forze dell’ordine» hanno sottolineato i due amministratori vastesi. Per aderire i cittadini possono rivolgersi all’Ufficio Gestione Amministrativa della Polizia Locale, contattando i numeri 0873 309409 e 0873 309404.
L’importanza di una videosorveglianza potenziata ed efficace è tema dibattuto, anche nel consiglio comunale che si è tenuto ieri mattina. L’abbandono indiscriminato e illecito di rifiuti, dalla Marina alla periferia della città, i reati commessi come i furti nelle abitazioni e di auto, il degrado di aree importanti preda di vandali e dell’inciviltà di alcuni sono reati che possono essere repressi identificando gli autori con l’ausilio della videosorveglianza. È stata la richiesta, nella primavera scorsa, anche di alcune attività commerciali che si trovano a pochi passi dal Municipio che sono state prese di mira da raid vandalici. Ad un ristorante furono gettate nel fossato del Castello le sedie, ad una pizzeria fu distrutta l’insegna. Altri raid vandalici hanno distrutto gli arredi urbani, tra cui vasi di fiori situati nei pressi di Palazzo D’Avalos.

