Una giornata immersi nell’incanto della natura esplorando il mondo delle Salamandrine. Appuntamento il 26 agosto dalle ore 16 in compagnia del dott. Luca Coppari, di Eco Nat, della Società Herpetologica Abruzzo-Molise e del personale della Riserva Naturale Regionale Grotta delle Farfalle.
Il tema del giorno sarà l’esplorazione e l’osservazione degli habitat naturali di anfibi e rettili, discutendone della loro nicchia biologica, con lezione finale sul Trabocco Turchino al tramonto.
Il percorso partirà dal lungomare sud di Ericle d’Antonio per poi raggiungere il centro storico di San Vito chietino in Bus fino a giungere nella riserva percorrendo il sentiero delle fonti.
Un percorso nuovo che si configura come un tour locale che mette in luce gli habitat dei borghi, in cui la fauna e le specie animali sono diventate oggetto di visita che stimolano la curiosità dei turisti. In un periodo caratterizzato dal Overtourism, l’attenzione dei turisti si concentra non solo sui borghi e il cibo locali, ma anche sulle peculiarità che un posto conserva. Ciò che è locale non si deve limitare alla storia e l’enogastronomia del borgo, ma anche alla natura.
Il Fosso delle Farfalle segna il confine tra i due comuni di San Vito Chietino e Rocca San Giovanni e apre ad una realtà nascosta alla vista che aspetta di essere svelata dal viandante tra felci e licheni che si adagiano sulle pareti dell'originaria grotta, grazie all'alta e costante umidità la vegetazione è densa e rigogliosa. Se si ha la fortuna di imboccare il sentiero per il Fosso delle farfalle nel giusto momento dell'anno ed alla giusta ora del giorno, si può godere di uno spettacolo incantevole: decine e decine di farfalle di ogni specie si ritrovano qui, attirate proprio dall'umidità e dalla protezione che il luogo naturalmente dona, per esibirsi in voli di corteggiamento, "danzando" assieme ai fini dell'accoppiamento e, poi, della deposizione delle uova. Un luogo facilmente raggiungibile in bicicletta, prendendo la via ciclopedonale lungo la Costa dei Trabocchi, per fare un balzo, come in un gioco d'avventura, dal clima marino a questo scrigno segreto e verdeggiante.
La Riserva Naturale Grotta delle Farfalle è un’area naturale protetta istituita con Legge Regionale n.5 /2007.Si estende per una superficie di circa 510 ha all’interno dei Comuni di Rocca San Giovanni e di San Vito Chietino. L’area è caratterizzata da una morfologia con spiccata eterogeneità definendo una complessa conformazione paesaggistica. Versanti, terrazzi fluviali e valli erose definiscono l’uso del suolo e ne caratterizzano l’ecosistema. Lembi di vegetazione naturale e semi-naturale si inseriscono in un contesto agricolo tradizionale senza brusche discontinuità, ad eccezione di alcuni punti corrispondenti ai fossi di erosione. Si viene pertanto a definire un mosaico di seminativi, vigneti, oliveti, estesi nuclei forestali di latifoglie (a predominanza del genere Quercus e cespuglieti) che si confondono, senza soluzione di continuità, con i centri abitati e la rete infrastrutturale, delineando un’armonica convivenza fra Uomo e Ambiente e paesaggio naturale e realtà antropica.
Il fosso delle farfalle, nella zona di Vallevò, che segna il confine comunale tra i due territori di Rocca San Giovanni e San Vito, racchiude uno scrigno inaspettato di bellezze e valori naturali meritevoli di tutela. Primo tra tutti i resti dell’originaria “Grotta” dalle pareti tappezzate di felci e licheni. L’alta e costante umidità permette lo sviluppo di una vegetazione rigogliosa tipica delle più ampie vallate fluviali, ricca di specie arboree e arbustive come pioppi, salici, olmi e più raramente l’ontano nero e la farnia ed una quercia dalle spiccate caratteristiche igrofile. Per quanto concerne il regno animale, invece, comuni sono i mustelidi, in particolare la faina e il tasso, e i piccoli roditori come il moscardino e il topo quercino. Particolare interesse riveste la presenza dell’ormai raro granchio di fiume, il Potamon fluviatile.