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Ponte Guastacconcio: nuova speranza sulla bonifica di Mozzagrogna dopo il crollo

I lavori di ricostruzione stanno per iniziare grazie all'assegnazione degli interventi a due ditte di Casoli

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Presto il nuovo Ponte Guastacconcio, che dovrebbe sorgere sulla SP 97 Bonifica di Mozzagrogna sulle macerie del vecchio, vedrà la luce grazie all’aggiudicazione dei lavori di costruzione a due ditte di Casoli.

La notizia è stata resa nota nell’incontro, tenutosi presso la Sala Polivalente del comune di Paglieta, a cui hanno partecipato il sindaco di Paglieta, avv. Ernesto Graziani, il Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, e il dirigente del settore viabilità della provincia teatina, Ing. Paola Campitelli.

Alla riunione erano presenti anche il vicepresidente della Provincia, Arturo Scopino, il responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Paglieta, arch. Antonio Peschi, il progettista e direttore dei lavori, ing. Italo Bona, i rappresentanti delle ditte incaricate, D'Amico e Tenaglia srl. di Casoli, i consiglieri provinciali Angelo Radica e Davide Caporale, il vicesindaco di Paglieta, dott. Antonio Demattia e l’assessore comunale Marisa Aquilante.

Il vecchio ponte era stato chiuso nel dicembre 2021, a causa di un avvallamento nella carreggiata, dopo una segnalazione arrivata al sindaco da un cittadino di passaggio. Fu una chiusura provvidenziale. Due mesi dopo il viadotto venne giù come un castello di sabbia, fortunatamente senza provocare danni a cose o persone. 

“Le attività operanti nel territorio hanno sopportato e continuano a lavorare a singhiozzo, affrontando, ogni giorno, mille  disagi, a causa della riduzione del traffico di quella che rappresentava la propria clientela – ha affermato il sindaco Ernesto Graziani -. Tre, cinque  anni per un iter di ricostruzione, seguendo il nostro iter i  tempi per l’avvio dei lavori sono stati più brevi: pari a un anno e mezzo. I tempi pur essendo lunghi sono inferiori all’ordinario”

Il sindaco Graziani si mosse repentinamente, evidenziando la necessità di una rapida ricostruzione del ponte e di soluzioni alternative temporanee, per ridurre i disagi di aziende agricole e industrie per il mancato collegamento con l’altra sponda del Sangro. 

Due le soluzioni proposte, rivolte rispettivamente a Genio Pontieri e alla provincia, dal primo cittadino: la realizzazione di un ponte transitorio e la nomina di un commissario straordinario. 

Entrambe le richieste del sindaco si sono rivelate impraticabili, dal momento che per la costruzione di un ponte transitorio il disagio alla circolazione avrebbe dovuto essere di almeno 100 km.  Secondo Graziani la figura del commissario “avrebbe potuto by passare la procedura ordinaria: senza gara, ed altri vantaggi. La figura commissariata sarebbe stata competente anche per erogare i ristori economici, che oggi non sono presenti.”

“Davanti a tutti gli intervenuti all’incontro - ha concluso Graziani - chiedo alle ditte aggiudicatarie degli appalti, in particolar modo alla ditta Tenaglia, che ha presentato l’offerta migliorativa, di ricostruire l’infrastruttura entro il termine finale di  240 giorni, di rispettare quindi la data della consegna dei lavori, per restituire alla mia comunità e a tutto il territorio il nuovo viadotto. I tempi sono fondamentali perché c'è un territorio che ha sofferto e continua a soffrire, perché molte le attività che hanno chiuso i battenti".

Dal canto suo il presidente della Provincia Menna ha dichiarato: “Restituire l’opera il prima possibile alle comunità è stato fin da subito il nostro obiettivo. E oggi grazie al decreto ponti dello scorso giugno, siamo riusciti a reperire le giuste risorse finanziarie. Lavoreremo   in maniera celere ed operosa per inaugurare quanto prima  l’opera, restituendo questa importante arteria al territorio e al Sangro”. 

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