La costa dei trabocchi, la nostra meravigliosa costa teatina, e la sua bellezza mozzafiato da sempre conquistano turisti da ogni parte del mondo. Un territorio ricco di storia, cultura, ambienti i più diversi, colori e natura.
Tanti sono anche i personaggi del mondo dello spettacolo o esponenti delle istituzioni più disparate che nei decenni sono venuti in vacanza qui. O comunque vi hanno trascorso giorni che hanno rapito il loro cuore.
Il cinema non è da meno e, nei decenni, vari solo i film e sceneggiati televisivi che hanno avuto la costa dei trabocchi e il nostro meraviglioso entroterra come set. Non è stato così per L’Arminuta, il film tratto dal libro della nostra conterranea Donatella Di Pietrantonio in cui l’Abruzzo è stato protagonista anche con il nostro dialetto. Ed ora, sulla storia di un figlio della terra di D’Annunzio, Silone e Flaiano conosciuto in patria e all’estero, potrebbe esserci il bis. Sono iniziate a Roma le riprese del film in 7 puntate di Netflix dal titolo Supersex, dedicato alla biografia dell’ortonese Antonio Rocco Tano alias Siffredi.
All’annuncio sui social è partito il tam tam perché Ortona non sia esclusa completamente dalle riprese. Un appello è stato lanciato anche da Gino Bucci, l’Abruzzese fuori sede. Questo il testo del suo post del 29 settembre scorso:
Alessandro Borghi interpreterà Rocco Tano nella nuova serie NETFLIX denominata “Supersex” dedicata alla vita di Rocco Siffredi fu Tano, in uscita nel 2023. Non si tratterà di un cortometraggio bensì di una serie lunga 7 episodi che uscirà in 190 paesi.
Stanno iniziando a girare mo mo… a Roma.
In particolare la prima parte dello sceneggiato verterà interamente sull’infanzia di Rocco, quindi su Urtone, i motorini lanciati dalla passeggiata orientale, le marrocche fregate e tutte cose.
Dopo il bel film de “l’Arminuta” - girato al 99% nel Lazio, pur parlando d’Abruzzo in un dialetto abruzzese - chiediamo con durezza (di maniera, a voce anche bassa) che la serie su Rocco venga girata in parte a Urtone.
Netflix, nin pazzieme.
Almeno una scenarella, ‘na mezza cupola di San Tommaso, una nevola che rimane ‘nganne all’eventuale antagonista del film, una pomiciatina giovanile alla spiaggia della Ritorna.
Diamo a Urtone ciò che è di Urtone.