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Chieti. Una mostra per ricordare i campi di concentramento in Abruzzo

Resterà aperta dal 18 gennaio fino a fine mese con orario di visita dalle 8 alle 18

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Il prossimo 27 gennaio si rinnovano le celebrazioni per il Giorno della Memoria, per commemorare le vittime dell’Olocausto, con le scuole superiori teatine (il Liceo scientifico Masci, l’Istituto tecnico Galiani-De Sterlich, l’Istituto Luigi di Savoia e l’Istituto professionale  Pomilio) pronte a celebrarne la memoria con una mostra dal titolo “I campi di concentramento fascisti in Abruzzo dal 1940 al 1943” e uno spettacolo teatrale.

La mostra, resa possibile grazie alla collaborazione con le associazioni Chieti nuova 3 febbraio, Unitre-Chieti e Noi del Vico, sarà inaugurata mercoledì, 18 gennaio, alle ore 17:00 nel Palazzo della Provincia e resterà aperta fino al 31 gennaio con orario di visita dalle 8:00 alle 18:00.

A curare l’esposizione sono Giuseppe Lorentini (nella foto), Kiara Abad Bruzzo, Gianni Orecchioni e Nicola Palombaro con il patrocinio e il contributo del Comune di Casoli. Saranno gli studenti teatini, dopo aver seguito un breve corso di formazione curato dalla storico Costantino Di Sante, a fare da guida durante le visite delle scuole. 

Sarà loro il compito di mostrare i 14 pannelli che spiegano il sistema concentrazionario messo in piedi dal nazi-fascismo durante la Seconda guerra mondiale di cui facevamo parte i 15 campi di concentramento attivi in Abruzzo.

Mercoledì, durante l’inaugurazione, sarà presentato il libro dal titolo “L’ozio coatto, Storia del campo di concentramento fascista di Casoli” scritto da Lorentini. Alla manifestazione prenderanno parte anche il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, e il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini.

Infine, nel corso dell’evento mostrati due cortometraggi, ossia “L’ex campo di concentramento fascista di Casoli. Un luogo della memoria europeo”, girato dal registra Francesco Di Toro, e il video reportage del giornalista Francesco Paolucci. 

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