“Una rosa per Norma”, la mobilitazione nazionale per commemorare Norma Cossetto, ragazza universitaria stuprata, infoibata e assassinata, prosegue anche nel vastese.
Undici le cerimonie previste in provincia di Chieti, dopo la prima a Casalbordino nel vastese si sono tenute in questi giorni cerimonie a Pollutri, Cupello, San Salvo e Villalfonsina. Oggi la cerimonia si è tenuta a Vasto.
Stamattina, in Largo Tommaso Saraceni (vittima vastese delle foibe), si è tenuta la cerimonia organizzata dal Comitato 10 febbraio, rappresentato dal commissario provinciale Andreana Colangelo, e dall’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore alla cultura Nicola Della Gatta. Presenti alla cerimonia il consigliere regionale Francesco Prospero, il consigliere comunale di Cupello Filippo D’Angelo, l’esule istriana Magda Rover, il presidente della Pro Loco Città del Vasto Mercurio Saraceni, lo storico rappresentante vastese del Comitato 10 Febbraio Marco Di Michele Marisi e rappresentanze della Capitaneria di Porto e delle associazioni combattentistiche e d’arma.
Al termine della cerimonia, prima della deposizione di una rosa sulla targa dedicata alla memoria di Tommaso Saraceni, Colangelo ha donato anche all’amministrazione comunale di Vasto (come già accaduto nei giorni scorsi in ogni cerimonia) un sasso dipinto dall’artista Cinzia Corti, presente anche lei alla cerimonia. «I partigiani titini volevano cancellare la memoria di Norma, non sapevano però che l’avrebbero resa eterna, come il sasso dell’artista Cinzia Corti, che non si piega e non si scalfisce, che come comitato “10 Febbraio” ho voluto donare al Comune di Vasto» la riflessione di Andreana Colangelo.
L’assessore Della Gatta nel suo intervento ha ricordato l’unanimità del consiglio comunale nell’intitolare un luogo della città a Tommaso Saraceni, l’analoga unanimità di quest’anno nella decisione di analoga intitolazione – che avverrà prima del prossimo 10 febbraio, Giorno del Ricordo – a Norma Cossetto e si è soffermato sul tentativo di cancellare una pagina della storia italiana come le foibe e l’esodo istriano-giuliano-dalmata. «Una pagina della nostra Storia su cui c’è stata una vergognosa omertà, dobbiamo avere il coraggio di affermare la verità storica del genocidio perpetrato per motivi etnici dal sistema politico comunista di Tito» ha sottolineato il delegato alla cultura della giunta guidata dal sindaco Francesco Menna.
«Oggi affermiamo solennemente che le uccisioni di massa, le violenze, le sofferenze patite dagli esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati non devono in alcun modo essere sminuite o rimosse – ha dichiarato Nicola Della Gatta - Esse fanno parte, a pieno titolo, della nostra storia nazionale e dobbiamo da essa lasciarci educare a combattere, sempre, i gravissimi rischi del nazionalismo estremo, dell’odio etnico, della violenza ideologica eretta a sistema, che oggi appaiono radicalizzarsi in tante parti del mondo, pensiamo all’invasione russa dell’Ucraina o a Gaza. Oggi rinnoviamo, tutti insieme, l’impegno collettivo a trattare la storia senza pregiudizi o visioni di parte, a guardare con verità la sofferenza, il dolore, la solidarietà e il rispetto dovuti alle vittime innocenti di una tragedia nazionale, per troppo tempo accantonata. E a dire con forza: “mai più!”».
«L’iniziativa, di carattere nazionale ha ricevuto il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri. Deporre un mazzo di rose per Norma Cossetto non è soltanto un gesto simbolico, ma un atto di memoria e di responsabilità civile, un gesto reso ancor più significativo dalla presenza della signora Magda Rover, esule istriana – la riflessione di Andreana Colangelo - Ricordare Norma significa ricordare una donna che ha scelto di restare italiana e libera fino all’ultimo respiro. Un sentito ringraziamento al Comune di Vasto, che ha patrocinato l’iniziativa dimostrando una grande sensibilità storica».
«Un sentito grazie anche all’Amministrazione comunale per aver accolto l’invito e sposato con convinzione questa iniziativa. La vita di Norma Cossetto è un esempio luminoso di dedizione agli ideali di giustizia, di pace e di legalità – ha dichiarato nel suo intervento Francesco Prospero - Valori che dobbiamo continuare a coltivare attraverso il dialogo e il rispetto reciproco. Diciamo con forza no a tutte le forme di violenza, di ieri e di oggi, e rinnoviamo il nostro impegno per una società fondata su memoria, rispetto e dignità di ogni persona».